Due anni per trovare l’ingresso. Dalla coscienza della solitudine, alla ricerca della solitudine, al ritorno dell’illusione letteraria e poi di nuovo al linguaggio.
L’indicibile.
Il potere delle parole. Poche parole. Parole prossime, vicine, intime.
Rituali.
Nascoste in alcuni libri.
Salvare la vita a qualcuno.
Liberare qualcuno.
La rappacificazione.
Tremare di paura.
Sentire la follia.
Vedere la follia.
Sorridere alla paura.
Il vento e il volo.
La caverna.
Il mio mondo è sottoterra.
Dallo gnosticismo alla fede.
Non vedo differenze tra i vari tipi di intrattenimento, non vedo la differenza tra Pasolini e l’eroina.
Mi pare una questione di gusto e ognuno ha il suo, indiscutibile.